Il falso giornalismo

Giornalismo e potere. Come uccidere la disintermediazione. Il 3 maggio si celebra la Giornata Internazionale della LIbertà di Stampa. Impediamo che si svuoti il suo significato!

Oggi il giornalismo in Italia, in particolare quello dei talk show non è orientato a informare per aprire alla analisi critica. È un giornalismo distorsivo che elabora ogni notizia fornendola agli ascoltatori già divisa in bianca o nera.

Spesso si tratta di giornalisti asserviti ad una parte politica, che lavorano in giornali o programmi che hanno solo lo scopo di supportare qualcuno. Il lavoro del vero giornalismo dovrebbe essere diverso. Certo ogni giornalista ha un suo pensiero politico (ci mancherebbe!) ma lo sforzo che dovrebbe fare è di comunicare notizie affinché si permetta a chi legge (o ascolta) di formarsi un ragionamento proprio. La notizia andrebbe servita il più possibile in maniera interlocutoria, aperta al giudizio, distinguendola dai suggerimenti interpretativi, magari fornendone diversi o interlocutori.

Viviamo tempi malati, nei quali prevale il sovranismo populista che ama il rapporto diretto con l’elettore e a questo si è adeguato molto giornalismo. Oggi tutto vorrebbe essere diretto: l’elezione diretta, la comunicazione diretta (oggi permessa dallo sviluppo dei social – Trump se ne è addirittura costruito uno privato). Questo avviene perché questo consente di fare emergere e prevalere reazioni emotive non ponderate o mediate da ragionamento. La disintermediazione della informazione permette di non inserire analisi, dubbi, critiche, informazioni aggiuntive che favoriscono una analisi critica. Allo stesso modo la disintermediazione con gli elettori permette di ridurre il filtro dei partiti e la mediazione politica favorendo la estremizzazione e la tendenza autocratica, con la diminuzione dell’importanza dell’intermediazione parlamentare.

Perché la giornata della libertà di stampa sia diritto alla libera e veritiera informazione riflettiamo sui mezzi più subdoli per impedirla facendo con il falso giornalismo bere alla gente la verità di qualcuno impedendo di fornire gli strumenti per costruirne una propria.

Fabrizio Turrini

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