Il potere delle parole nel promuovere la pace

Oggi Papa Leone XIV ha detto “disarmiamo le parole per disarmare la guerra”: In effetti il linguaggio sembra essere molto importante anche per la costruzione dei nostri atteggiamenti futuri.

La caratteristica principale che ci distingue dagli altri animali è sicuramente il linguaggio che ha vaste aree del cervello coinvolte. Nasce infatti da una complessa interazione cerebrale tanto che è nata una scienza che si chiama.psicolinguistica per studiare i processi sottostanti all’elaborazione del linguaggio .

Il nostro cervello è molto plastico, ovvero adattivo. Si trasforma dunque attraverso il suo utilizzo. Non è lontano dal vero il fatto che l’utilizzo di termini e frasi minacciose modifichino poi il nostro atteggiamento mentale.

Oggi, se osserviamo bene, il linguaggio è molto degenerato e si considerano normali frasi e parole violente o molto aggressive. In realtà queste preparano un ambiente aggressivo e intollerante che produce anche nel continuum psicologico atteggiamenti conflittuali.

La richiesta del Papà quindi appare condivisibile e meditata.

“Usciamo dalla torre di babele del linguaggio ideologico e fazioso.”

Magari se si evitasse in politica ed in TV di utilizzare un linguaggio di scontro sarebbe possibile trovare la strada del confronto e della condivisione.

Fabrizio Turrini

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