Anche noi de LA SCELTA DI PERSEFONE ci siamo impegnati perché ai referendum abrogativi dell’8 e 9 giugno 2025 andassero a votare tutti gli aventi diritto. Quattro referendum volevano ripristinare alcuni diritti del lavoro ridotti in passato; il quinto voleva ridurre a 5 anni (da 10) la facoltà di ottenere cittadinanza italiana per chi abita, lavora, paga le tasse per i nostri servizi pubblici e per le nostre pensioni, mandando i suoi figli a scuola con tutti gli altri bambini e ragazzi italiani, consentendo quindi anche ai propri figli di avere di conseguenza la cittadinanza italiana come i loro compagni, che sono nella loro stessa classe da quando hanno 6 anni di età; la battaglia per avere in Italia almeno uno Ius Scholae (cittadinanza per i minorenni dopo un ciclo di studi in Italia) non finirà.
3 italiani su 10 sono andati a votare.
Chi è stato sconfitto?
È stato sconfitto chi crede nella democrazia come il miglior sistema politico per la tutela dei diritti, così come sancito da ONU, UE, Repubblica Italiana.
Quella democrazia e quei diritti che hanno conquistato per noi i partigiani e gli antifascisti e gli antinazisti sino al 25 aprile 1945.
Allora avevano vinto, i nostri nonni. Oggi abbiamo perso, noi loro nipoti.
In tutto il mondo centinaia di migliaia di giovani e meno giovani stanno manifestando contro tutti gli attacchi crescenti ai diritti umani.
Non bastano i blog e i social network per contrastare questa montante marea mondiale che invoca le guerre, viola i diritti umani e il diritto internazionale, uccide e chiede molti più soldi per armarsi e riarmarsi.
Una nazione più armata – lo dice la Storia – presto andrà in guerra.
Una Unione Europea che divenisse finalmente Stati Uniti d’Europa, con una politica internazionale e una sua difesa comune indipendente dagli Stati Uniti d’America sarebbe meglio di una NATO che persegue gli interessi strategici degli USA più che dell’UE. Che vuole ad esempio l’UE in pessimi rapporti con la Russia.
Dobbiamo continuare a chiedere democrazia per Russia e Cina, ma il popolo russo e il popolo cinese non sono nostri nemici: nessun essere umano è nostro nemico. Possiamo contrastare i Governi antidemocratici, non i popoli senza democrazia.
Noi 30% di italiani che ancora difendiamo la nostra democrazia non dobbiamo scoraggiarci, non abbiamo avere paura della crescente paura che porta tante associazioni anche spirituali e religiose ad avere paura di esprimere dissenso politico, a tacere, e ad intimidire chi si esprime.
Se in una democrazia vincono le elezioni formazioni politiche che vogliono abolire diritti umani, è giusto parlare di politica e fare politica e opporsi con forza, sul web ma soprattutto nelle manifestazioni di strada pubbliche, sfidando la forza di una maggioranza democratica che abolisce diritti umani. Per vincere le successive elezioni e ripristinare lo Stato di diritto.
I 3 gatti devono tirare fuori gli artigli, graffiare, soffiare, ringhiare e mordere. Arruffare il pelo. Non avere paura di essere nel giusto, nel Diritto Universale, ovunque essi siano. Apriamo bocca, esprimiamoci, urliamo, resistiamo. Per noi e per chi verrà dopo di noi. La nostra Polis, la nostra comunità di cittadini, certamente deve essere politica oggi come sempre.
Daniele Martino

