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Continua a leggere: Sì? No? Boh? Chi vince e chi perdeTutti sono partigiani di qualcosa o qualcuno e addomesticano i titoli delle notizie dell’esito referendario ad uso e consumo del loro padrone. Da una parte e dall’altra. Mi sono preso la briga di andarmi a cercare i dati. Così ci si può fare un’idea con la propria testa, se si vuole. Per il referendum 2025,…
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Continua a leggere: I 3 gatti graffierannoAnche noi de LA SCELTA DI PERSEFONE ci siamo impegnati perché ai referendum abrogativi dell’8 e 9 giugno 2025 andassero a votare tutti gli aventi diritto. Quattro referendum volevano ripristinare alcuni diritti del lavoro ridotti in passato; il quinto voleva ridurre a 5 anni (da 10) la facoltà di ottenere cittadinanza italiana per chi abita,…
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Continua a leggere: Le libertà a rischio in ItaliaL’Unione per le Libertà Civili per l’Europa (abbreviato: “Liberties”) è un organismo di controllo che tutela i diritti umani di tutti nell’Unione Europea. Il team di Liberties è composto da esperti in diritti umani e comunicazione. L’Organizzazione è registrata come ente non governativo a Berlino e ha una sede a Bruxelles. Non ha finanziamenti da…
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Continua a leggere: Decreto sicurezza o decreto propaganda?Al momento dell’insediamento il ministro Nordio, preoccupato per la lentezza della giustizia, che è il cardine della sicurezza dei cittadini, affermò con molte ragioni che si sarebbe impegnato per “velocizzare il corso della giustizia, depenalizzare, ridurre il numero dei reati”. Forse ha cambiato idea poiché constatiamo che il Governo attuale ha introdotto in due anni…
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Continua a leggere: Anche un ambiente sano è un dirittoUna riflessione, oggi che si celebra la Giornata Mondiale per l’Ambiente (WED), è utile nonostante i mille problemi di violazione dei diritti che stiamo vivendo in questa fase storica, che attirano la nostra attenzione. Una maggiore consapevolezza ed una azione più efficace per la protezione del nostro pianeta sono elementi necessari a lungo periodo per…
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Continua a leggere: C’è pure Gaza, finalmente!Il ministro degli esteri italiano ha finalmente chiesto oggi la cessazione dei bombardamenti a Gaza. Ci sono voluti mesi e più di 60mila morti perché lo facesse. Sono in molti a pensare che lo abbia fatto tardi, certamente troppo tardi per salvare molte vite. La spinta è arrivata dalla opinione pubblica, dall’università, da associazioni del…
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